Pensili cucina: guida pratica alla scelta e all’organizzazione degli spazi in cucina

pensili cucina sono un elemento fondamentale per l’organizzazione e l’ottimizzazione degli spazi. La loro funzionalità in cucina è essenziale, anche se possono non piacere a tutti e c’è chi potrebbe preferire delle semplici mensole aperte, senza ante. Negli ultimi anni, il design delle cucine ha subito svariate modifiche e innovazioni, passando da blocchi unici a elementi componibili e modulabili in dimensione, forma e altezza. Anche i pensili da cucina, nel corso del tempo, hanno modificato la loro forma, diventando sempre più articolati e movimentati e abbandonando la classica linearità che li ha sempre contraddistinti.

A seconda dello stile scelto per l’arredamento della cucina, i pensili danno un’impronta minimalista, ricercata, elegante, moderna o contemporanea. Possono mantenere il concetto di vetrinetta con vani a giorno, per dare luce all’ambiente, oppure essere completamente richiudibili con apposite ante. In questo articolo, noi di Stosa Cucine, grazie alla nostra lunga esperienza di oltre 50 anni nella produzione e realizzazione di cucine tutte Made in Italy, vi guideremo nella giusta scelta dei pensili per ogni tipologia di cucina, con tanti consigli utili su come montarli, pulirli e anche per l’organizzazione degli spazi.

 

 

Pensili cucina: misure e dimensioni

vantaggi di installare dei pensili nella propria cucina sono numerosi. Il primo è sicuramente quello di dare uno stile personale all’arredo, creando piacevoli movimenti sulla parete. Inoltre, per chi è particolarmente disordinato o va sempre di fretta, aiutano a mantenere ordine in cucina, sfruttando tutti gli spazi possibili.

Di qualsiasi tipologia sia la vostra cucina, che sia una cucina classica o una cucina moderna, una cucina piccola o una cucina ad angolo, è necessario tenere a mente che i pensili cucina hanno solitamente misure e dimensioni standard. Per quanto riguarda la profondità media questa è attorno ai 36,4 cm, per lasciare modo di spostarsi e di vedere bene a chi si muove e lavora sui piani cucina sottostanti, area che è sempre bene illuminare.

Se parliamo invece di altezza dei pensili per cucina, esse possono essere molto diverse, e variare da quelle più basse di 36, 48, 60, 72, 96, 108, fino a un massimo di 132 cm. Ovviamente lo sviluppo verticale varia di molto per sfruttare appieno tutti gli spazi, con uno o più ripiani.

Tra le caratteristiche dei pensili cucina ricordiamo anche i differenti sistemi di apertura. Oggi il mondo dell’arredo ci offre numerose proposte in grado di soddisfare tutte le esigenze, quindi quando acquistiamo una cucina dobbiamo ben valutare la tipologia di apertura dei pensili e l’utilizzo o meno di maniglie.

In base alle dimensioni, alla posizione e alla funzione dei mobili da cucina, è possibile optare per diversi tipi di apertura dei pensili e delle loro ante:

  • a battente;
  • basculante;
  • a vasistas/ribalta;
  • a spinta;
  • elettrica.

Ad ogni tipologia di apertura e quindi di anta, si lega il dettaglio della maniglia del pensile da cucina, o la sua assenza. Ad esempio, di certo il sistema a spinta è caratterizzato quasi sempre da linee pulite e dalla mancanza di maniglie dal momento che l’apertura del pensile avviene con una leggera pressione sull’anta. Le altre opzioni invece possono essere:

  • maniglie integrate e applicate;
  • maniglie a gola;
  • prese sagomate.

Importante quindi resta l’individuazione della disposizione più logica degli elementi e della loro accessibilità, per poter coniugare funzionalità e design in cucina.

Pensile cappa cucina Stosa modello Infinity

 

Pensile cucina Stosa modello Newport

 

Per approfondire: leggi l’articolo sulle maniglie da cucina.

Come montare i pensili in cucina

Montare i pensili da cucina in maniera corretta non è un’operazione troppo complicata, se si seguono alcuni semplici accorgimenti. In primo luogo è preferibile trovare qualcuno che ci aiuti in questa azione, perché è un lavoro che richiede necessariamente la presenza di due persone. Poi, prima di cominciare a installare i nostri pensili cucina, può essere utile fare una piccola checklist degli attrezzi necessari, tra cui:

  • matita, per segnare la posizione sul muro;
  • metro per le le misure;
  • livella;
  • trapano;
  • viti per il fissaggio;
  • cacciavite.

Quando abbiamo reperito tutto l’occorrente, possiamo cominciare tracciando sulla parete la linea che corrisponderà alla base del pensile, aiutandosi con la livella per fare in modo che sia perfettamente dritta. Dopo aver segnato anche l’interasse dei sistemi di fissaggio, ovviamente perpendicolari alla base, potremo procedere nel fissare al muro, attraverso le viti, i ganci, o cosiddetti “bracci”, che permetteranno l’ancoraggio alla parete. Successivamente, si dovranno praticare i fori con il trapano secondo le dimensioni del tassello, inserirlo e fare una prova per vedere se il pensile è stato montato in maniera corretta. In questo caso si può procedere stringendo le viti e assicurando il mobile alla parete.

Stosa dispone di due sistemi di fissaggio dei pensili, sia con attaccaglie standard sia con attaccaglie a scomparsa. In entrambi i casi è necessaria la barra appendipensile a muro, cambia però l’estetica del pensile.

Come pulire i pensili da cucina: legno e laminato

Come pulire i pensili da cucina? La cucina è il cuore della casa, il luogo dedicato a trascorrere momenti insieme, alla preparazione dei pasti e spesso anche ad accogliere amici e ospiti. La pulizia in cucina è un aspetto fondamentale, dato che con i mobili da cucina, il piano cottura e i pensili entrano ogni giorno in contatto i cibi che poi andremo a preparare per noi e per la nostra famiglia. Ma non sono solo le superfici di lavoro a dover essere mantenute igienizzate. Anche i pensili cucina necessitano di una manutenzione costante, per renderli puliti e splendenti sia all’interno che all’esterno, poichè grasso e sporcizia sono sempre in agguato, e visibili, ovviamente, soprattutto nelle cucine bianche.

Per approfondire: manuale di uso e manutenzione della cucina.

Uno dei materiali più utilizzati per la produzione dei pensili da cucina resta sicuramente il legno. Questo è vero soprattutto se si parla di cucine classiche, in cui le tipiche venature a vista del legno contribuiscono a creare quell’atmosfera calda e accogliente dal sapore antico. Ma come fare per mantenere il legno in cucina luminoso e vitale? Esistono alcuni facili accorgimenti da seguire per la pulizia dei pensili da cucina in legno che ci aiuteranno a garantire la sua robustezza senza tempo. Le ante dei pensili in legno andrebbero protette ogni giorno da macchie, schizzi e vapore con un panno umido, seguendo sempre il senso delle venature. Se per la fretta non sempre questo risulta possibili, dovremmo ricordarci di provvedere alla pulizia dei pensili da cucina in legno almeno una volta a settimana. Un pensile in legno bianco laccato ad esempio è molto delicato, sia nella sua pulizia che nel mantenimento di lucentezza e brillantezza iniziali. La domanda più frequente è: ma come faccio a pulire a fondo senza rovinare il legno? Vi basterà seguire queste piccole attenzioni quotidiane:

  • evitare l’uso di detersivi e spray non specifici per il legno e prodotti abrasivi che potrebbero danneggiare la lucentezza della vernice (ad esempio fate molta attenzione se avete un pensile verniciato bianco);
  • non utilizzare assolutamente prodotti contenenti solventi (acetone, ammoniaca, ecc);
  • utilizzare un po’ di bicarbonato di sodio per le ante a poro aperto o semplice alcol etilico per quelle in legno liscio per le incrostazioni più resistenti;
  • usare il sapone di Marsiglia per le macchie di unto: igienizza e pulisce a fondo;
  • ricordarsi sempre di asciugare con cura dopo aver lavato.
Per approfondire: leggi il nostro articolo su vantaggi delle cucine in legno.
Per approfondire: leggi il nostro articolo sulle cucine bianche.

 

Sempre più di frequente, nelle cucine moderne si fa uso del laminato per la progettazione dei pensili. Il laminato presenta svariati vantaggi: resiste all’usura e all’azione degli agenti esterni, non subisce variazioni di colore se esposto a lungo alla luce solare, si posa facilmente, è economico e la sua manutenzione non richiede grandi sforzi. Dal design più essenziale e lineare, i pensili cucina in laminato possono avere delle tipologie di rivestimento differenti: opaco, lucido, satinato, spazzolato.

La pulizia dei pensili in laminato non comporta grandi sforzi e fatica. Per tutte le diverse tipologie, è bene tenere a mente due semplici accorgimenti:

  1. evitare i prodotti a base di ammoniaca, che ne opacizzano la superficie;
  2. evitare di bagnare eccessivamente l’anta perché, pur essendo resistente all’umidità, un eccesso d‘acqua può provocare ristagni e infiltrazioni capaci di danneggiare il laminato in profondità.

Dobbiamo inoltre ricordarci, prima di passare alla pulizia dei pensili da cucina in laminato, di  rimuovere la polvere depositata su di esso con un aspirapolvere o una scopa a setole morbide. Per la pulizia quotidiana, è sufficiente passare sul laminato un panno umido ben strizzato. Per una pulizia più accurata si può invece applicare un detergente per pavimentazioni delicate.

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Pensili cucina Stosa – modello Tosca

 

Pensili cucina: come organizzare in modo perfetto gli spazi in cucina

Grande o piccola che sia, la cucina è uno degli ambienti della casa che sicuramente necessita di maggiore organizzazione. Non solo vi trascorriamo tanto tempo, ma soprattutto deve ospitare una miriade di oggetti, spesso anche voluminosi, che rendono indispensabile sfruttare tutti gli spazi e le altezze disponibili. Tra pentole e padella, piatti e posate, scolapiatti, utensili, bicchieri,  accessori cucina e barattoli per confezionare cibi e bevande di ogni tipo, l’ordine e l’organizzazione dei pensili da cucina, se ben sfruttati, possono aiutarci a rendere più pratiche e funzionali tutte le attività che vi svolgiamo ogni giorno. Il segreto? Cercare il giusto equilibrio tra comodità e stile. Vediamo come con 5 preziosi consigli sull’organizzazione dei pensili cucina:

  1. elimina il superfluo: tutto ciò che non usiamo più? Disfiamocene, magari regalandolo ad amici, familiari o a chi può averne bisogno. Questo accorgimento vale non solo per accessori, utensili e stoviglie, ma anche per gli elettrodomestici che non funzionano più;
  2. massimizza gli spazi: sfrutta ogni angolo disponibile, progettando ogni dettaglio. Parola chiave: accessibilità! E ricorda: per moltiplicare lo spazio, suddividilo con divisori e contenitori;
  3. utilizza barattoli trasparenti per cibi e spezie. Non dimenticare di applicare etichette personalizzate per riconoscere immediatamente gli ingredienti;
  4. appendi gli utensili da cucina più utilizzati: non solo sono gradevoli alla vista, ma saranno sempre anche a portata di mano;
  5. ricordati di sfruttare anche lo spazio in altezza, con ripiani, colonne e contenitori più alti.

Mobili cucina ed elettrodomestici: come sfruttare tutti gli spazi

Organizzare in maniera pratica e funzionale la cucina richiede una progettazione attenta di spazi e dimensioni. Oltre a come disporre i pensili in cucina, questo vale anche per la scelta di mobili ed elettrodomestici da cucina: la loro tipologia e la loro sistemazione ne determinerà l’impatto visivo e la praticità.

Prima di valutare le dimensioni dei mobili e degli elettrodomestici da scegliere per la vostra cucina, è necessario fare i conti con le misure della stanza. In particolare, bisognerebbe partire dalla disposizione di 3 elementi fondamentali, il cosiddetto “triangolo di attività”: piano cottura, frigorifero e lavandino. Le distanze tra questi elementi devono essere definite con chiarezza in modo da rendere fluide e senza ostacoli le attività che si svolgono in cucina.

Da qui in poi si potrà procedere con la scelta dei vari mobili, pensili cucina, cassettiere, mobiletti da cucina e i vari elettrodomestici necessari per la preparazione dei cibi. Gli elettrodomestici in cucina possono essere scelti in due grandi tipologie:

  • freestanding: cioè a libera installazione;
  • incassati nel top della cucina, di cui prenderanno l’aspetto generale, poiché rivestiti con gli stessi materiali.

La scelta dell’una o dell’altra tipologia condizionerà anche l’estetica dei mobili cucina, dei pensili e lo stile di tutto l’arredamento. Naturalmente, in una cucina le due tipologie installazioni possono coesistere. Oggi poi, come confermato anche a Eurocucine, gli elettrodomestici da cucina stanno diventando sempre più smart ed ecosostenibili. Grazie all’innovazione tecnologica, sono in grado di integrare più funzioni, essere multitasking e soprattutto controllabili a distanza, con smartphone e tablet.

Per approfondire: leggi il nostro articolo su mobili cucina ed elettrodomestici.

Pro e contro dei pensili in cucina

Anche nell’adozione di pensili da cucina ci sono dei pro e dei contro, valutazione da fare per poter decidere quindi se adottare altre soluzioni come scaffalature, mensole oppure privarsi addirittura di pensili in senso assoluto. Sicuramente non esistono regole valide in senso assoluto, ognuno valuterà la composizione migliore per la propria cucina a seconda delle dimensioni della stanza, dello stile prescelto, della presenza di pareti verticali alte, di finestre o di un soffitto basso.

In generale si può affermare che i pensili in cucina sono adatti in stanze di grandi dimensioni, poiché in caso contrario (nelle cucine piccole) renderebbero la stanza buia e troppo stipata. Resta il fatto che i pensili sono la migliore soluzione in termini di spazio disponibile e contenimento, al contrario delle mensole e della scelta di privarsi completamente dei pensili: in questo caso si avranno ambienti sicuramente più aperti, luminosi e spaziosi ma meno spazio per utensili e cibi dentro ai classici mobili da cucina.

Per approfondire: Vantaggi e svantaggi dei pensili in cucina.

Cucina senza pensili

Oltre ai pensili in cucina esistono anche… le cucine senza pensili. Proprio così, insolito ma non impossibile. Una cucina senza pensili è una soluzione a cui si giunge per scelta stilistica o per mancanza di spazio se si ha una cucina piccola.

C’è anche chi non può permetterseli perché magari ha solo pareti in cartongesso oppure ha delle finestre alle spalle dei principali mobili o ancora perchè il soffitto è troppo basso.

Con un po’ di esperienza e creatività, la cucina senza pensili rappresenta una sfida dal punto di vista dei volumi, degli spazi e della funzionalità. Se le soluzioni trovate hanno sempre un certo fascino, una cucina priva di pensili va ben calibrata in funzione delle esigenze di spazio che si hanno.

Quindi laddove manca la possibilità di avere dei pensili si possono trovare delle soluzioni alternative tramite:

  • armadiature e colonne, di cui sfruttare al massimo la capienza (ad esempio con ripiani interni, carelli e cestelli);
  • mensole e lavagne accessorie;
  • la cappa a incasso nel controsoffitto oppure nel piano cottura;
  • lo scolapiatti da appoggio o in un canale attrezzato.
Per approfondire: Cucina senza pensili: come ottimizzare gli spazi.
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